Reti fognarie e vasca di laminazione extra-comparto PIP Gazzate, Nonantola
COMMITTENTE
Archilinea S.r.l.
Periodo
Novembre 2021
Importo lavori
1.300.000 €

Il nuovo comparto, interessa un’area collocata a nord della zona industriale di Nonantola, ed è delimitato a nord da via Zuccola, ad est da un piccolo canale denominato Cavo Ortigaro mentre ad ovest confina con via Gazzate. Il progetto prevede la realizzazione di due fabbricati di superficie complessiva 73.000 mq con funzionalità di poli logistici.
Attraverso lo studio del PGRA e l’analisi delle relative mappe di pericolosità idraulica sono state individuate le limitazioni e prescrizioni al fine del miglioramento delle condizioni di funzionalità idraulica.
Nell’ambito delle strade interne al comparto sono state progettate le reti di fognatura nera e bianca, con tubazioni fino al Ø1000 ed un sistema di impianti di trattamento in continuo per le acque di prima pioggia, finalizzato alla raccolta e trattenimento degli sgocciolamento di oli e idrocarburi dei mezzi pesanti.
Il recapito finale delle acque bianche è un invaso di laminazione, dimensionato con volume utile atto a garantire il rispetto dell’invarianza idraulica del sistema.
Tale invaso, del volume complessivo di 26.500 mc, è stato realizzato extra-comparto in linea al Cavo Ortigaro e, secondo le prescrizioni del Consorzio di Bonifica competente, ha considerato i volumi necessari per i bacini di monte non ancora laminati. Lo svuotamento della vasca avverrà mediante una paratoia che permetterà lo scarico di una portata massima pari a 2-3 l/s per ciascun ettaro di superficie impermeabile.
Per la laminazione dei parcheggi pubblici previsti nell’ambito del comparto si è invece optato per una laminazione in linea tramite il sovradimensionamento dei condotti scatolari.
Attraverso uno studio eseguito con il codice di calcolo Hec-Ras si è verificata l’officiosità idraulica dello stesso Cavo Ortigaro. Sono state modellate le portate con tempo di ritorno 100 anni, tenendo conto sia della nuova area di urbanizzazione sia dei bacini a monte non ancora oggetto di laminazione. Il risultato della simulazione ha constatato l’insufficienza del tratto di Cavo Ortigaro e la necessità di riprofilare l’alveo al fine di poter far defluire tale portata con un franco di sicurezza di almeno 50 cm.